Come riconoscere un buon Olio Extravergine di Oliva?
Tante sono le proposte di acquisto di Olio di Oliva Extravergine che possiamo trovare nei supermercati o nello shopping online. E allora, una domanda nasce spontanea nella mente del consumatore: “Come posso riconoscere un buon olio di oliva extravergine?
Ecco alcuni semplici consigli per aiutarvi a scegliere più consapevolmente tra le moltissime varietà di olio extra vergine di oliva presenti sul mercato:
- Occhio all’etichetta: l’etichetta è un elemento fondamentale. Bisogna leggerla con attenzione, perché in essa sono riportate informazioni importanti di cui tenere conto, come la provenienza delle olive e l’annata di produzione.
- Scegli oli prodotti da olive italiane: il prodotto italiano è garanzia di maggiore qualità. Soprattutto, scegli oli d’annata più recente. Sull’etichetta della bottiglia troverai indicato l’anno di produzione: se non vi è nessuna indicazione in merito, in quanto non obbligatoria per legge, significa che l’olio che stai acquistando è frutto di miscele di oli di diverse annate.
- Fidati dei tuoi sensi ed inizia a degustare ciò che acquisti: l’assaggiatore di oli è un professionista che dopo aver seguito un percorso di addestramento e allenamento diventa un soggetto idoneo ad esprimere un giudizio di merito. Ma anche tu, con qualche indicazione, puoi iniziare ad allenarti: questo ti consentirà di riconoscere in completa autonomia un buon olio evo da uno che non lo è.
- Inizia con l’esame olfattivo per valutare il fruttato: metti un po’ di olio in un bicchierino, e lascialo riscaldare nelle tue mani. L’ideale sarebbe assaggiare l’olio ad una temperatura di 28 gradi. Procedi con alcune brevi ma intense inspirazioni, subito al di sopra del bicchiere: devi percepire in maniera più o meno intensa un fruttato di oliva. È essenziale tale percezione per essere sicuri di essere in presenza di un buon olio. Prosegui poi con l’esame gustativo, mettendo in bocca un piccola quantità di olio e facendolo spostare all’interno del cavo orale per un po’ di tempo. Poi, per “vaporizzare” l’olio nella cavità orale, aspira un po’ di aria dalla bocca leggermente aperta: questa ultima operazione, detta “strippaggio”, ti permetterà di effettuare un’ulteriore valutazione olfattiva più complessa della semplice inspirazione nasale.
- Ricorda, nell’esame gustativo dovrai percepire l’amaro e il piccante: queste sono caratteristiche date dai polifenoli, sostanze che proteggono l’olio dall’ossidazione e che producono nel nostro organismo i benefici tanto esaltati dai nutrizionisti. Solitamente, anche se con intensità diverse, dovute alle diverse cultivar, in un buon olio extravergine di oliva questi gusti sono facilmente percepibili.
- Ma quello che è ancora più importante è non percepire difetti nell’olio: i più comuni e facilmente riconoscibili sono: il rancido, la muffa, l’inacetito, l’avvinato e il riscaldo.
Ebbene, se dopo questo breve esame, non avrai percepito difetti e avrai sentito un fruttato di oliva e almeno un pò di amaro e piccante, vuol dire che avrai acquistato un buon olio extravergine di oliva.
Questi sono dei semplici consigli per orientarti nel mondo degli oli e per iniziare quell’allenamento dei sensi, che se adeguatamente addestrato, attraverso appositi corsi, potrà portarti alla scoperta più profonda dell’olio extravergine di oliva con i suoi tanti odori e sapori.
In una goccia d’olio c’è un mondo di sensazioni!